Notizia shock da Israele sull'Università Islamica di Lecce. Secondo una notizia apparsa sul sito Ynet e ripresa dal The Times of Israel un funzionario del nascente ateneo Raffaello Villani, avrebbe chiesto su Facebook 'soluzione finale per i sionisti'. E

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Lo scorso 4 agosto Facebook, Raffaello Villani, segretario della Fondazione dell'Università Islamica di Lecce ha scritto un post nel quale chiariva la propria posizione sul sionismo e antisemitismo. I messaggi ritenuti offensivi sarebbero stati scoperti dall'Ambasciata di Israele in Italia, e sarebbero stati rimossi a seguito di un intervento del Ministero dell'Interno. A riportarlo per primo il sito di notizie Ynet che addirittura avrebbe evidenziato una parte del messaggio del funzionario affermando che avrebbe scritto "ci deve essere una soluzione definitiva per i sionisti," e che "i veri ebrei sono le vittime del sionismo". Ovviamente la notizia è rimbalzata sui principali quotidiani israeliani, tra cui il "The Times of Israel" che ha criticato Villani, che lavora nel dipartimento di pubbliche relazioni dell'università, il quale sarebbe stato anche additato di utilizzare il social per criticare il primo ministro italiano Matteo Renzi. Secondo il rapporto, i funzionari israeliani avrebbero trasmesso i commenti di Villani al presidente di un gruppo interparlamentare Israele-Italia, che ha presentato una richiesta formale al governo italiano e al ministro degli interni. Sul sito online dell'importante media israeliano, si è subito strumentalizzata la vicenda avendo anche ricordato che la costruzione della Università islamica di Lecce lo scorso anno ha causato polemiche nel sud della città italiana e riportato solo parzialmente l'intervista a Newsweek dello scorso anno del fondatore dell'università, Giampiero Paladini, evidenziando solo una parte delle sue affermazioni ed in particolare che gli studenti del nascente ateneo sarebbero "i soggetti che sono influenzati dalla sharia [legge islamica]," la scuola servirebbe a "colmare il divario filosofica tra l'occidentale e mondi islamici ". Un fatto eclatante ed un incidente diplomatico sfiorato, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, che evidenzia come sia potente l'influenza delle relazioni tra Israele e Italia che arrivano a spegnere sul nascere il pensiero di chi osa criticare le politiche sioniste, mentre si comprende che l'Università Islamica di Lecce, per la quale la nostra associazione si è sempre battuta, ha un nemico in più rappresentato proprio dalle lobby collegate al sionismo.

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