CAMPAGNA PER I DIRITTI DI CITTADINANZA E PER IL DIRITTO AL VOTO PER LE PERSONE DI ORIGINE STRANIERA. Lo Sportello dei diritti aderisce alla Campagna ed invita ad aderire firmando il manifesto.

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Cittadinanza e diritto al voto per gli stranieri in Italia. Sono questi i temi al centro della campagna 'L'Italia sono anch'io', promossa da un cartello di 19 organizzazioni della società civile, con la raccolta firme che partirà da settembre.

Una campagna culturale e di sensibilizzazione che ha lo scopo di "rianimare" quell'articolo 3 della Costituzione, come scritto nel manifesto dei promotori, che "stabilisce il principio di uguaglianza tra le persone, impegnando lo Stato a rimuovere gli ostacoli che ne impediscano il pieno raggiungimento".

La conferenza stampa di presentazione della campagna, che si è tenuta il 22 giugno, è stata introdotta da un contributo video dello scrittore, Andrea Camilleri che ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa 'L'italia sono anch'io' proprio nel 150° dell'Unità d'Italia, "il Risorgimento - ha ricordato Camilleri – è stato fatto dai giovani insieme agli stranieri, oggi c'è bisogno di un secondo Risorgimento che mi auguro venga realizzato da giovani con al loro fianco immigrati diventati cittadini italiani a tutti gli effetti e con il diritto di voto" ha concluso lo scrittore.

Le due leggi di iniziativa popolare su cittadinanza e diritto di voto. Sul tema della cittadinanza le proposte mirano ad un vero rovesciamento della prospettiva, secondo la quale non deve più essere considerata un privilegio, bensì un "diritto soggettivo". Per questo si mira a ridurre al minimo la discrezionalità e ad affidare ai sindaci la competenza per l'attribuzione della cittadinqanza. Oggi, secondo il principio dello ius sanguinis, un ragazzo nato da genitori stranieri può richiedere la cittadinanza solo entro un anno dal compimento del 18° anno di età. La proposta avanzata con la campagna 'L'Italia sono anch'io' prevede, invece, l'adozione del principio dello ius soli, che garantisce la cittadinanza italiana a chi nasce in Italia e ha un genitore legalmente presente nel Paese da almeno un anno, la assicura ai minori che hanno frequentato e concluso un ciclo d'istruzione e che per questo si possono considerare integrati nel territorio. Per gli adulti, gli anni di soggiorno richiesti per la naturalizzazione, sarebbero 5 e non più 10. Per quanto riguarda il diritto di voto viene presa in considerazione la proposta dell'ANCI del 2005 che di fatto mette in atto un principio contenuto nel capitolo c della Convenzione di Strasburgo del '92 e non ratificato dall'Italia. Dunque la richiesta è quella di consentire il diritto di voto amministrativo ai maggiorenni regolarmente in Italia da almeno 5 anni.

I promotori. Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull'immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, CGIL, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d'accoglienza, Comitato 1° Marzo, Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, Emmaus Italia, Fcei - Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 - Seconde Generazioni, Sei Ugl, Sportello dei diritti, Tavola della Pace, Terra del Fuoco e dall'editore Carlo Feltrinelli. Presidente del Comitato promotore è il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio.

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