Allarme dall’India. Batterio killer che uccide i neonati. È un'epidemia letale che può avere anche conseguenze per il mondo intero. Uno 'tsunami' di resistenza agli antibiotici

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È un'epidemia letale, che può avere anche conseguenze globali, quella che sta colpendo l'India, in particolare migliaia di bambini. Si tratta di un'infezione causata da un batterio resistente praticamente a tutti i farmaci una volta efficaci.
Solo l'anno scorso quasi 60mila bambini sono morti, anche a pochi giorni dal parto, dopo essere nati con queste infezioni batteriche resistenti, forse per averle prese proprio dalla madre, nel passaggio lungo il tratto genitale materno.
Cinque anni fa, infezioni del genere erano quasi sconosciute. Ora quasi il 100% dei bambini che arrivano da noi ha un'infezione multiresistente ai farmaci.
Sempre più ricercatori rilevano come ormai molti dei batteri presenti in India, nell'acqua, negli animali, nel suolo, nei liquami e persino nelle madri, siano immuni praticamente a tutti gli antibiotici. L'uso incontrollato degli antibiotici, il pessimo stato igienico e il sovraffollamento, uniti alla mancanza di monitoraggio del problema hanno creato uno 'tsunami' di resistenza agli antibiotici in India che si sta diffondendo in tutto il mondo.
Infatti sono già stati trovati superbatteri, osserva Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” con codice genetico identificato per la prima volta in India, ma diffusi nel resto del mondo, dalla Francia e Giappone, all'Oman e gli Usa.
 

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