Federcasalinghe denuncia: gli operatori del Cup di Lecce non forniscono informazioni sui servizi aziendali perché non le conoscono.

ilenia torraco

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Nel mirino dell’associazione la pessima organizzazione per le prenotazioni delle visite senologiche delle donne.
Questi i fatti, riferiti nei giorni scorsi alla presidente di Federcasalinghe, Lena Torraco (nella foto), da un uomo di un paese della cintura di Lecce, la cui mamma, 82 anni, aveva avvertito la preoccupante presenza di un nodulo al seno.
L’uomo, 54 anni, si reca subito dal medico di famiglia e riferisce la circostanza. Il «dottore» di una volta, ormai ridotto a poco più di un impiegato al computer, consegna l’impegnativa di colore rosso per la richiesta di un’esame diagnostico al seno (ecografia e mammografia) e provvede a crociarla nella casella U, urgente.
Ma non informa il figlio della donna che per prenotare la visita al seno, bisogna contattare l’apposito “Cup senologico” e NON il Cup normale. Probabilmente perché non lo sa neanche lui.
E non è finita, perché il figlio della 82enne si reca alla Cittadella della Salute in piazza Bottazzi e si presenta allo sportello del Cup. L’operatore stringe le spalle e dice all’uomo che dal loro sportello non si può prenotare la visita al seno per la mamma. Pronta allora la domanda del figlio: «Allora dove mi devo recare e cosa devo fare per prenotare questa benedetta visita urgente?». L’impiegato, con il sussiego del dipendente pubblico, si limita a rispondere serafico: «Non so, sicuramente non siamo noi a prenotare quel genere di esami». Come dire: questi sono problemi tuoi, che non riguardano questo sportello.
Ricevuta la segnalazione del disservizio da parte di Federcasalinghe, l’associazione Salute Salento (www.salutesalento.it ) ha contattato il servizio Urp della Asl e qui sono state fornite le spiegazioni della complicata e per molti aspetti irrazionale organizzazione del servizio. Abbiamo appreso con disappunto che:
1) La visita senologica non si può prenotare di persona, presentandosi allo sportello;
2) se la donna ha un’età compresa fra 50 e 69 anni viene «arruolata» nel progetto di screening mammografico e in questo caso riceve una cartolina e deve telefonare al numero 0832.215677;
3) per le donne fino a 49 anni e da 70 anni in su, occorre invece telefonare al numero verde 800.426060
Chiamando a questo numero verde (quasi sempre occupato), da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 e anche i pomeriggi di martedì e giovedì dalle 15 alle 18 , l’operatore assegna il giorno e l’ora della visita, a seconda della priorità. In caso di urgenza, entro 3 giorni.
Un percorso, da quello che emerge, accidentato, poco affidabile (la linea telefonica risulta spesso occupata) e poco conosciuto, soprattutto dai medici e dagli stessi operatori agli sportelli del Cup.
Viene quindi da chiedersi: perché mai non vengono date disposizioni agli sportellisti di indicare agli uutenti anche i percorsi delle prenotazioni che non li «riguardano»?
 

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