Rivalutazione estimi catastali a Lecce. Dopo gli appelli proposti ai ricorsi individuali l'Agenzia del Territorio ricorre anche contro quelli collettivi tributari presentati per la volta in Italia dallo "Sportello dei Diritti".

Giovanni D’Agata: "fatto gravissimo ed il comune di Lecce la fa franca"

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Dopo aver annunciato lo scorso mese di gennaio la notifica degli appelli dell'Agenzia dei Territorio avverso le sentenze che avevano visto vittoriosi i contribuenti contro il famigerato riclassamento generalizzato degli estimi catastali operato su input dell'amministrazione comunale di Lecce, arriva anche il ricorso alle decisioni che avevano accolto il primo ricorso collettivo italiano in materia tributaria.
Sono stati notificati in blocco nei giorni scorsi, infatti, presso lo studio dell'avvocato Francesco D'Agata gli atti d'appello nei confronti dei primi 26 contribuenti che avevano deciso di ricorrere cumulativamente innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale di Lecce, agli atti di riclassamento degli estimi catastali e che avevano visto riconosciute le proprie ragioni nel primo ricorso collettivo tributario depositato nel Nostro Paese.
Una notizia che ci aspettavamo alla luce della decisione da parte dell'Agenzia del Territorio di procedere ulteriormente nonostante la sonora bocciatura ricevuta dalla stessa Commissione Tributaria Provinciale e dal T.A.R. della Puglia, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti".
Ancora una volta, si palesa l'ostinazione dell'ente a voler procedere con il rischio di pesanti condanne alle spese in caso di soccombenza nei giudizi di appello innanzi alla Commissione Tributaria Regionale della Puglia, sezione staccata di Lecce, perché in tale sede, - continua Giovanni D'Agata - ci costituiremo, sempre con l'assistenza del tributarista avvocato Maurizio Villani, proponendo domanda riconvenzionale nei confronti dell'amministrazione finanziaria, per chiedere anche la condanna alle spese di lite, con ulteriori aggravi che andranno comunque a pesare su tutta la collettività.
Nei prossimi giorni, quindi, contatteremo i contribuenti che purtroppo saranno costretti all'anticipazione delle spese della causa d'appello a causa del comportamento a dir poco ostinato dell'Agenzia del Territorio che evidentemente non vuole prendere atto degli errori commessi così come sancito da centinaia di sentenze e dalla decisione del tribunale amministrativo.
Sorprende, però che in tutto questo, sembra che la faccia franca il Comune di Lecce, in egual modo colpevole di aver avviato un procedimento per un'operazione amministrativa che tanto sta costando ai cittadini leccesi.

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